Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte d’appello per l’Inghilterra e il Galles, nella sentenza Spencer v. Anderson [2018] EWCA Civ 100, ha confermato la pronuncia di primo grado della UK High Court of Justice, con la quale era stata data l’autorizzazione per effettuare un test di paternità sul DNA di un uomo deceduto al fine di accertare la paternità e così confermare la storia medica familiare.
La Corte d’appello per l’Inghilterra e il Galles, nella sentenza Spencer v. Anderson [2016] EWHC 851 (Fam), ha confermato la pronuncia di primo grado della UK High Court of Justice, con la quale era stata data l’autorizzazione per effettuare un test di paternità sul DNA di un uomo deceduto al fine di accertare la paternità e così confermare la storia medica familiare.
UK: La Court of Appeals ha stabilito che è illegittimo utilizzare per il test di paternità il DNA originariamente raccolto dalla polizia per fini investigativi (X & Anor v Z (Children) & Anor [2015] EWCA Civ 34 ).
La Corte di appello, in data 19 dicembre 2018, accoglie la domanda della richiedente desiderosa di ricorrere alla pratica della maternità surrogata in California utilizzando (anche) gli ovuli di una donatrice.
La Court of Appeal, a fronte di un caso di rottura dell’accordo di gestazione per altri, rigetta il ricorso proposto dalla gestante e dal marito della stessa: sulla base del welfare of the child principle ha riconosciuto la responsabilità genitoriale sul minore nato tramite GPA alla coppia di genitori intenzionali.
La Court of Protection concede, a certe condizioni, il trasferimento di un paziente in Serbia, affinché sia sottoposto ad un trattamento sperimentale con cellule staminali, riconoscendo che ciò sia nel suo “best interest”.
La Court of Protection ha riconosciuto ad una donna, ultrasessantenne con con problemi di salute mentale, il diritto a rifiutare l’amputazione di un arto, infettatosi in seguito all’aggravamento delle sue condizioni di salute e all’avanzamento del diabete.
La Court of Protection, sulla base del Mental Capacity Act 2005, dispone l’interruzione di idratazione e nutrizione artificiali per un soggetto in stato di minima coscienza, incapace di esprimere il proprio consenso.La Corte conferma la applicabilità del “best interest test” come nel precedente Aintree University Hospitals NHS Trust v James [2013] UKSC 67, precisandone tuttavia alcuni aspetti in ragione delle particolari condizioni cliniche del soggetto.
Nel Regno Unito la Court of Protection ha stabilito che un uomo di minorata capacità, che non è in condizione di prestare il proprio consenso informato, può essere sottoposto a un intervento di vasectomia nel suo best interest.
La Court of Protection ha preso in considerazione la richiesta della compagna di un uomo in stato vegetative persitente e irreversibile di interrompere I trattamenti di sostegno vitale. Pur rinviando la decisione ad un momento successivo al deposito di esami clinici più dettagliati, il giudice ha ricostruito – attraverso le testimonianze delle persone più vicine al paziente – le sue volontà.