Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Una corte del Regno Unito ha autorizzato l’analisi del DNA di un uomo deceduto per accertare un legame di paternità e per confermare la storia medica familiare.
Nel c.d. Tony Bland case (Airedale NHS Trust v Bland, [1993] 1 All ER 821 HL) la High Court di Londra si è pronunciata sull’interruzione dei trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale nei confronti di un ragazzo in stato vegetativo a causa dei gravissimi danni cerebrali subiti quattro anni prima nel disastro dello stadio Hillsborough. La Corte considerò tali trattamenti come terapie mediche e, riconoscendo l’esistenza di un generale right to refuse medical treatments e l’inutilità di un prolungato accanimento terapeutico, ne permise l’interruzione.
La High Court of Justice dell’Irlanda del Nord ha rigettato un richiesta di risarcimento danni presentata da due minori, nati a seguito di un trattamento di fecondazione medicalmente assistita, durante il quale si verificò uno scambio di gameti, a causa del quale i gemelli nacquero con un colore di pelle diverso da quello desiderato dalla madre.
Un giudice della High Court di Belfast ha stabilito che le disposizioni del Ministero della Salute dell'Irlanda del Nord sul divieto a vita di donazione del sangue per gli omosessuali è irrazionale e andrà modificato.
La High Court of Justice ha sollevato una questione alla Corte di Giustizia volta a chiarire la portata dei principi espressi nella precedente sentenza Brüstle c. Greenpeace (C-34/10).
La High Court di Inghilterra e Galles ha rigettato il ricorso di Tony Nicklinson e di un altro uomo (Martin), che chiedevano alla Corte di non perseguire il medico che si era reso disponibile ad iniettare una dose letale di antidolorifici al fine di porre termine alla loro esistenza.
La High Court of England and Wales ha deciso di non applicare la c.d. forfeiture rule (una regola che impedisce a chi ha illegalmente favorito, incoraggiato, consigliato o procurato la morte di un soggetto di approfittare dei benefici derivanti dalla morte dello stesso) a favore di Mrs. Ninian, una vedova che aveva aiutato il marito ad accedere alla pratica di suicidio assistito in Svizzera.
Il presidente della Family Division della High Court ha dichiarato l’incompatibilità della sezione 54 dello Human Fertilisation and Embriology Act (2008) rispetto alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, nella misura in cui viola il divieto di discriminazione in combinato disposto con il principio del rispetto della vita privata e familiare (rispettivamente articoli 14 e 8).
La High Court per l’Inghilterra e il Galles ha autorizzato la registrazione di un parental order oltre il termine di sei mesi previsto dalla legge.
La Royal Courts of Justice, nella valutazione del caso di Alfie Evans, ha stabilito che debba essere interrotta la ventilazione artificiale lasciando il posto a cure palliative allo scopo di accompagnare il bambino alla morte.