Vai menu di sezione

Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 27751/2013: consenso informato
8 ottobre 2013

  • La III sezione civile della Cassazione si è pronunciata sul contenuto dell'informazione che il medico è tenuto a dare al paziente per acquisire il suo consenso informato. L'informazione, in rispetto del principio di autodeterminazione del paziente, deve essere completa e non rileva, ai fini della sussistenza dell'illecito, se l'intervento sia stato eseguito correttamente o meno.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 5004/2017: nascita indesiderata e responsabilità medica
28 febbraio 2017

  • La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina affetta da gravi danni mentali dalla nascita avverso la sentenza della Corte d’Appello, la quale aveva escluso la responsabilità da inadempimento contrattuale dei professionisti per non aver correttamente informato i genitori del fatto che l’alterazione cromosomica, rilevata in occasione della amniocentesi, poteva comportare alla nascita gravi danni mentali, impedendo, quindi, alla madre di scegliere se proseguire o interrompere la gravidanza.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 6093/2013: la difficoltà della diagnosi non esclude profili di negligenza
23 gennaio 2013

  • La colpa del medico non può essere esclusa dal giudice perché la particolare difficoltà della diagnosi renderebbe scusabile un eventuale errore. Anche nei casi particolarmente complessi, infatti, eventuali profili di imprudenza e negligenza devono essere valutati e possono costituire fonte di responsabilità contrattuale.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 6436/2015: responsabilità medica
31 marzo 2015

  • La Cassazione ha stabilito che l'azienda sanitaria è responsabile in solido del fatto illecito del medico convenzionato per l'assistenza medico-generica.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 7195/2014: danno da perdita di "chance" di maggiore durata della vita in caso di malattia terminale
27 marzo 2014

  • La Corte accoglie il ricorso presentato da un uomo che si era visto rigettare la richiesta di risarcimento rivolta al centro che aveva in cura la moglie, affetta da grave patologia tumorale. La Corte ritiene fondata la richiesta del marito che sosteneva che un errore (accertato dal CTU) nel trattamento terapeutico avesse comportato una perdita di chance di sopravvivenza e/o l'accelerazione del decesso della moglie.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 7269/2013: obbligo del medico di informare i genitori circa eventuali malformazioni del nascituro
22 marzo 2013

  • Indipendentemente dalla volontà o meno di abortire della donna, grava sul medico il dovere di informare i genitori circa le condizioni di salute del nascituro, anche per consentire loro di prepararsi psicologicamente o materialmente ad eventuali malformazioni.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent.1252/2018: danno da nascita indesiderata e onere della prova a carico della gestante
19 gennaio 2018

  • In caso di nascita di un bambino con gravi malformazioni, grava sulla madre l’onere di provare che, se fosse stata previamente informata della grave patologia di cui sarebbe stato affetto suo figlio, avrebbe interrotto la gravidanza.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent.16754/2012: risarcimento del danno da nascita indesiderata per errore medico
2 ottobre 2012

  • La terza sezione civile della Corte di Cassazione ha dichiarato che «il risarcimento del danno c.d. da nascita indesiderata, derivante dall’errore del medico che, non rilevando malformazioni congenite del concepito, impedisca alla madre l’esercizio del diritto di interruzione della gravidanza, spetta non solo ai genitori, ma anche ai fratelli».

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent.18392/2017: responsabilità medica e dimostrazione del nesso di causalità
5 luglio 2017

  • La Corte di Cassazione ha chiarito che, affinché una struttura sanitaria possa considerarsi responsabile per lesioni causate a pazienti, è necessario che il danneggiato dimostri anche la presenza del nesso causale tra l’azione o l’omissione del medico e il danno causato.

Corte di Cassazione - sez. III civ. – sent. 10424/2019: responsabilità medica per danni da omessa tempestiva diagnosi di patologia oncologica ad esito infausto
15 aprile 2019

  • La Corte di Cassazione ha stabilito che in presenza di colpevoli ritardi nella diagnosi di patologie ad esito infausto l’area dei danni risarcibili non si esaurisce nel pregiudizio arrecato alla integrità fisica del paziente, ma include la perdita di un “ventaglio” di opzioni con le quali affrontare la prospettiva della fine ormai prossima.

torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
torna all'inizio