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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 19220/2013: consenso informato
20 agosto 2013

  • La Cassazione ha annullato una sentenza della Corte d'appello di Roma che rigettava la domanda di risarcimento danni presentata da un paziente, peggiorato nella vista dopo un intervento con il laser agli occhi.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 20904/2013: responsabilità medica non esclusa da dichiarazioni del paziente
12 settembre 2013

  • La Corte di Cassazione, sez. III civ., con sentenza del 12 settembre 2013, n. 20904, ha ritenuto che la responsabilità del medico non possa essere esclusa per il fatto di aver agito facendo affidamento sull'indirizzo suggerito in sede di anamnesi dalle dichiarazioni del paziente.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 20984/2012: consenso informato
27 novembre 2012

  • La Corte di Cassazione ha stabilito che anche il paziente-medico ha diritto ad una piena informazione ai fini della prestazione del consenso ad un determinato trattamento sanitario.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 2369/2018: condizioni per ottenere il risarcimento dei danni causati dalla mancanza di consenso informato
31 gennaio 2018

  • In presenza di un atto terapeutico necessario e correttamente eseguito in base alle regole dell'arte, ove manchi un’adeguata informazione al paziente, il medico può essere chiamato a risarcire il danno solo se il paziente dimostri che, ove compiutamente informato, egli avrebbe verosimilmente rifiutato l’intervento, ovvero avrebbe ottenuto la necessaria preparazione per affrontare il periodo post-operatorio.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 24220/2015: danno da nascita indesiderata e obbligo di informazione
8 ottobre 2015

  • La Corte di Cassazione ha stabilito che grava sul medico ginecologo l’onere della prova di aver fornito alla paziente tutte le informazioni sugli esami medici e diagnostici effettuabili al fine di escludere l’insorgenza di malformazioni nel feto.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 25849/2017: risarcimento danni per perdita di chance a causa di errata diagnosi che ha impedito ai genitori di scegliere IVG
31 ottobre 2017

  • Cass., sez. III civile (sent. 31 ottobre 2017, n. 25849): riconosciuto il risarcimento dei danni per perdita di chance a causa di una errata diagnosi che ha impedito ai genitori di scegliere l’aborto a fronte di malformazioni del feto.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 26517/2017: il paziente non deve provare la colpa del medico, è il professionista che deve provare di aver agito con diligenza
13 settembre 2017

  • La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il medico che non ha agito con la diligenza richiesta dalla sua professione: il dermatologo infatti ha trascurato i sintomi e non ha disposto esami più approfonditi. Questa condotta ha comportato un ritardo, nella diagnosi e nella cura della malattia, tale da determinare la morte del paziente.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 27751/2013: consenso informato
8 ottobre 2013

  • La III sezione civile della Cassazione si è pronunciata sul contenuto dell'informazione che il medico è tenuto a dare al paziente per acquisire il suo consenso informato. L'informazione, in rispetto del principio di autodeterminazione del paziente, deve essere completa e non rileva, ai fini della sussistenza dell'illecito, se l'intervento sia stato eseguito correttamente o meno.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 5004/2017: nascita indesiderata e responsabilità medica
28 febbraio 2017

  • La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina affetta da gravi danni mentali dalla nascita avverso la sentenza della Corte d’Appello, la quale aveva escluso la responsabilità da inadempimento contrattuale dei professionisti per non aver correttamente informato i genitori del fatto che l’alterazione cromosomica, rilevata in occasione della amniocentesi, poteva comportare alla nascita gravi danni mentali, impedendo, quindi, alla madre di scegliere se proseguire o interrompere la gravidanza.

Corte di Cassazione - sez. III civ. - sent. 6093/2013: la difficoltà della diagnosi non esclude profili di negligenza
23 gennaio 2013

  • La colpa del medico non può essere esclusa dal giudice perché la particolare difficoltà della diagnosi renderebbe scusabile un eventuale errore. Anche nei casi particolarmente complessi, infatti, eventuali profili di imprudenza e negligenza devono essere valutati e possono costituire fonte di responsabilità contrattuale.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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