Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte d’Assise d’appello di Trieste ha applicato una riduzione di pena nei confronti di un soggetto imputato di omicidio, facendo riferimento alla perizia in base alla quale, a causa della presenza di una variante genetica nel DNA, questi sarebbe stato predisposto a comportamenti violenti.
I giudici di Massa hanno assolto dai reati di rafforzamento e agevolazione del suicidio (art. 580, co. 1 c.p.) Marco Cappato e Mina Welby, nel caso che li vedeva imputati per la morte di Davide Trentini, perché “il fatto non sussiste quanto alla condotta di rafforzamento del proposito di suicidio e perché il fatto non costituisce reato quanto alla condotta di agevolazione dell’esecuzione del suicidio”.
La Corte dei conti ha dichiarato non conforme alla legge il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 549 del 22 febbraio 2021, con il quale è stato approvato l’Accordo di sviluppo sottoscritto da Invitalia e ReiThera s.r.l., volto a sostenere il programma di sviluppo industriale dello stabilimento produttivo sito in Castel Romano.
La Corte di Appello di Lecce, sezione lavoro, ha confermato, quanto stabilito dal giudice del lavoro, rigettando l’istanza dell’Azienda Sanitaria Locale: “La finalità delle linee guida, da individuare nel risparmio di spesa vanno contemperate con la buona pratica medica” e “nel caso di specie non sono emersi in corso di causa elementi che possano condurre a ritenere improntato a dolo o colpa il comportamento del medico”.
La Corte di Appello di Venezia ha ordinato alla Regione Veneto di modificare la disciplina prevista dalla delibera della Giunta regionale n. 753 del 2019, il cui contenuto costituisce una disparità ingiustificata di trattamento in materia di assistenza sanitaria in favore di cittadini extracomunitari.
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un uomo contro la sentenza che lo dichiarava, su istanza della madre del bambino, padre naturale, affermando che il rifiuto di sottoporsi all'esame ematologico, pur fondato sul timore del ricorrente di lesioni del proprio diritto alla privacy, può essere valutato dal giudice di merito ai sensi dell'art. 116 cpc.
La Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi del perimetro applicativo del decreto Balduzzi, riformando una sentenza della Corte d’Appello di Genova. La Corte ha stabilito in primo luogo che la legge 8 novembre 2012, n.189 deve trovare applicazione anche nei procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della legge; in secondo luogo che la limitazione di responsabilità non può essere confinata alle sole ipotesi di imperizia ma può concernere anche profili di colpa per negligenza o imprudenza, purché la condotta tenuta sia conforme alle linee guida e alle buone pratiche.
La Cassazione ha pronunciato una sentenza che offre alcuni spunti di riflessione circa l’utilizzo off label dei farmaci.
In una causa per responsabilità penale del medico imputato del reato di procurato aborto (art. 17 l.n. 194/1978) la Corte di Cassazione ha ribadito che è esclusa la responsabilità del medico nel caso in cui questi abbia rispettato le indicazioni di metodo accreditate dalla comunità scientifica, ma che ciò non può prescindere dalla considerazione dei segnali di pericolo concretamente evidenziati nel singolo caso.
La Corte di Cassazione ha stabilito che nel caso di intervento effettuato in assenza di adeguato consenso informato il paziente può ottenere il risarcimento del danno dimostrando che se fosse stato adeguatamente informato avrebbe rifiutato quel determinato intervento.