Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il Tribunale di Vercelli ha condannato la Regione Piemonte e l’Azienda sanitaria di Alessandria a garantire la diagnosi preimpianto ad una coppia, portatrice sana di malattie genetiche, che voglia accedere a tecniche di procreazione medicalmente assistita.
La Corte Suprema della Norvegia ha rigettato il ricorso di un Comune, in un caso riguardante il licenziamento di un medico, a motivo della sua obiezione di coscienza all’applicazione dei contraccettivi intrauterini (IUD). Secondo la Corte, garantire il diritto all'obiezione di coscienza ad un medico non vuol dire permettere che questi venga meno ai suoi obblighi professionali nei confronti dei pazienti.
Con la decisione S.V. c. Italia la Corte EDU ha stabilito che vi è stata la violazione dell’art. 8 della CEDU da parte dell’Italia nell’aver negato la possibilità ad una donna transgender di cambiare il proprio nome sulla base del mancato accertamento, da parte di un tribunale, del pieno “cambio di sesso”, nonostante la donna avesse intrapreso un percorso medico di transizione e fosse socialmente riconosciuta nel proprio genere d’elezione.
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Campania 28 settembre 2017, n. 26, Organizzazione dei servizi a favore delle persone in età evolutiva con disturbi del neurosviluppo e patologie neuropsichiatriche e delle persone con disturbi dello spettro autistico.
La Corte di Cassazione ha stabilito che nel caso di intervento effettuato in assenza di adeguato consenso informato il paziente può ottenere il risarcimento del danno dimostrando che se fosse stato adeguatamente informato avrebbe rifiutato quel determinato intervento.
La Corte di Cassazione francese, con Arrêt n° 638 del 5 ottobre 2018, ha attivato per la prima volta il nuovo istituto del parere consultivo alla Corte EDU, chiedendo un doppio parere in materia di gestazione per altri, in relazione alla trascrizione di atti dello stato civile formati all’estero e in relazione al procedimento di adozione.
Ai fini della responsabilità medica le linee guida non sono “un parametro rigido ed insuperabile” perché occorre valutare la condotta in relazione alle circostanze del caso concreto.
Il Tribunale di Tucumán (Argentina), in data 26 settembre 2018, autorizza la pratica della gestazione per altri di carattere solidale nel caso in cui sia la sorella della committente ad offrirsi come madre gestante.
Con il ricorso si chiede l’intervento della Corte Europea dei diritti dell’uomo riguardo interventi chirurgici e trattamenti effettuati su minori intersessuali, per far corrispondere il loro corpo ai caratteri del corpo maschile o femminile.
Il 30 luglio la Supreme Court inglese ha dichiarato legittima la possibilità di interrompere i trattamenti necessari per tenere in vita un paziente in stato vegetativo senza il coinvolgimento del tribunale.