Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte di Cassazione ha stabilito che i giudici hanno l’onere di verificare se la condotta colposa del sanitario possa rientrare nell’ambito della più favorevole disciplina introdotta dal decreto Balduzzi, in luogo della legge Gelli-Bianco.
Le Sezioni Unite della Cassazione hanno negato la possibilità di trascrivere un judicial order emesso da un giudice straniero con cui era stato riconosciuto lo status di genitore a favore del membro di una coppia omossessuale privo di legame biologico con i due minori nati da maternità surrogata.
La Corte di Cassazione riconosce che il rimborso delle cure effettuate all’estero e conseguenti a danni causati da una struttura ospedaliera italiana rientra nell’assistenza dovuta dal servizio sanitario nazionale e non può essere oggetto di rinuncia da parte del soggetto beneficiante in quanto diritto garantito dall’art. 32 Cost.
La Corte Suprema dell’Arizona riafferma la competenza, alle condizioni previste ex lege, della Family Court a limitare l’autorità di decidere in merito all’educazione e alle cure mediche del genitore affidatario di un minore con disforia di genere.
Con sentenza di accoglimento parziale, la Consulta ha ritenuto fondata la questione di illegittimità dell'art. 1, comma II della legge della Regione Puglia 19 Giugno 2018 n. 27 “Disposizioni per l’esecuzione degli obblighi di vaccinazione degli operatori sanitari”. La legge resta invece valida nella parte in cui la Giunta regionale individua i reparti dove consentire l’accesso ai soli operatori che si siano attenuti al Piano nazionale di prevenzione vaccinale vigente, al fine di prevenire la diffusione di patologie infettive in ambito nosocomiale.
La Corte di Cassazione ha stabilito che in presenza di colpevoli ritardi nella diagnosi di patologie ad esito infausto l’area dei danni risarcibili non si esaurisce nel pregiudizio arrecato alla integrità fisica del paziente, ma include la perdita di un “ventaglio” di opzioni con le quali affrontare la prospettiva della fine ormai prossima.
La Corte Costituzionale della Repubblica di Corea (Corea del Sud) ha dichiarato incostituzionali due provvedimenti del Criminal Act, i quali penalizzano le donne responsabili di procurarsi un aborto (‘Self-Abortion Provision) e i medici che procurino un aborto su richiesta e con il consenso della donna (Abortion by Doctor Provision), ordinando l’applicazione temporanea di suddetti provvedimenti fino al 31 Dicembre 2020, termine ultimo dato alla legislatura per la loro modifica.
La US District Court for the Middle District of North Carolina ha dichiarato l’incostituzionalità di una legge che limita l’aborto dopo la ventesima settimana.
La Corte ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 21-ter, comma 1, del d.l. n. 113/2016 per incompatibilità con l’art. 3 della Costituzione. L’articolo è illegittimo nella parte in cui stabilisce che l’indennizzo previsto per i soggetti nati nel 1958 e nel 1966 per le malattie provocate dalla somministrazione del farmaco talidomide decorra dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del 2016, anziché della legge n. 244/2007, come stabilito per i soggetti nati tra il 1959 e il 1965.
In un processo per la definizione dello status del nato a seguito di GPA all’estero, la Corte federale tedesca (Bundesgerichtshof, BGH) ha stabilito per la coppia tornata in Germania la completa soggezione al diritto tedesco e quindi la necessità di iniziare una procedura di adozione del figlio nato all’estero con maternità surrogata.