Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte di Cassazione penale ha annullato con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Ancona, in tema di responsabilità medica, in riferimento al reato di cui all’art. 590, commi 1 e 2, cod. pen. In quest’occasione la Corte di Cassazione invita il giudice di merito, nel condurre una nuova analisi sul caso, a tenere in considerazione l’art. 6 della nuova legge “Gelli – Bianco”, 8 marzo 2017, n. 24 recante Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie.
Il TAR Piemonte ha annullato la delibera regionale che vincolava i medici a prescrivere farmaci non coperti da brevetto, al fine di ridurre la spesa delle ASL piemontesi.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai genitori di una bambina affetta da gravi danni mentali dalla nascita avverso la sentenza della Corte d’Appello, la quale aveva escluso la responsabilità da inadempimento contrattuale dei professionisti per non aver correttamente informato i genitori del fatto che l’alterazione cromosomica, rilevata in occasione della amniocentesi, poteva comportare alla nascita gravi danni mentali, impedendo, quindi, alla madre di scegliere se proseguire o interrompere la gravidanza.
La Corte d'Appello di Trento ha riconosciuto efficacia giuridica al provvedimento straniero che stabiliva la sussistenza di un legame genitoriale tra due minori nati grazie alla gestazione per altri e il loro padre non genetico.
La IV sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato e rinviato alla Corte di appello di Catania una sentenza di condanna di un medico e di un infermiere per lesioni personali colpose, per non aver adeguatamente vigilato un paziente nella fase di risveglio al termine di una operazione chirurgica, ritenendo che i giudici di merito avrebbero dovuto scindere le responsabilità dei due professionisti.
Il Tribunale di Roma, in conformità con il d.lgs n. 150/2015 (c.d. Jobs Act), ha riconosciuto il diritto di ottenere l’esenzione dal ticket ad una donna inoccupata, ribadendo l’equiparazione tra inoccupati e disoccupati ai fini del godimento di prestazioni di carattere sociale.
La Corte di Giustizia Europea si è espressa sull’interpretazione di alcuni articoli del Regolamento Dublino III riguardo al trasferimento dei ricorrenti, una cittadina siriana e un cittadino egiziano, dalla Slovenia alla Croazia. Le norme sul trasferimento vanno, infatti, interpretate in conformità con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea; quindi un trasferimento del genere può avvenire soltanto quando non risulti in un rischio di subire trattamenti disumani o degradanti.
Il giudice ha accolto il ricorso di una coppia assolutamente infertile (per la quale è necessario il ricorso alla PMA di tipo eterologo), ordinando all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento di erogare tali prestazioni terapeutiche «alle medesime condizioni economico-amministrative» previste per quelle di tipo omologo.
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito la possibilità per una persona nata da un parto anonimo di verificare, attraverso un interpello riservato, che la madre biologica desideri continuare a non essere nominata, nonostante il legislatore non abbia ancora regolamentato la procedura da seguire.
La Grande Chambre della Corte Europea dei diritti dell’Uomo si è pronunciata in seconda istanza nel caso Paradiso e Campanelli v. Italia, ribaltando la decisione precedente ed escludendo (con una maggioranza di 11 a 6) la violazione dell’art. 8 Cedu da parte dell’Italia.