Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Giurisprudenza
UK – Court of Appeal (Civil Division) – ABC v St George's Healthcare NHS Trust & Ors: confidenzialità e malattie genetiche
16 maggio 2017
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La Corte d’Appello degli UK ha riammesso il caso ABC V St George’s Healthcare NHS trust alla corte di prima istanza, concedendo alla ricorrente di presentare la richiesta volta ad accertare la responsabilità dei medici che avevano curato il padre per non averla informata del carattere ereditario della malattia che lo affliggeva.
Corte d'Appello di Salerno - sent. 396/2017: negato l’indennizzo per i danni da vaccinazioni obbligatorie
10 maggio 2017
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La Corte d’Appello ritenendo non sussistente il nesso di causalità fra la somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie e lo sviluppo di un disturbo dello spettro autistico ha negato l’indennizzo accordato dalla Legge 210/1992 che era stato riconosciuto in primo grado.
India - Supreme Court - Indu Devi v. the State of Bihar and Others: la Corte ha ritenuto lo Stato responsabile per aver causato ritardo nell’accesso a IVG a una donna vittima di stupro
9 maggio 2017
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La Suprema Corte dell’India ritiene che una donna, divenuta indigente dopo essere stata violentata e affetta da HIV, non abbia il diritto ad accedere a IVG a causa dello stadio avanzato della gravidanza, ma le riconosce il diritto al risarcimento del danno e all’accesso ai trattamenti sanitari.
Corte d’Appello di Napoli - decreto 5 maggio 2017: vaccini
5 maggio 2017
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La Corte d’appello di Napoli, chiamata a valutare tra due opzioni, sostenute rispettivamente dal padre e dalla madre di un bambino, in merito alla opportunità di sottoporre il minore a dosi di richiamo di vaccini già somministrati, ritiene preferibile la scelta conforme all’opinione scientifica largamente dominante.
Corte di Cassazione - sez. III civ. – sent. 16503/2017: la violazione dell'obbligo di consenso informato comporta risarcimento del danno
5 maggio 2017
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La Corte di Cassazione ha affermato che l’obbligo del consenso informato costituisce legittimazione e fondamento del trattamento sanitario e, in caso di mancanza o difetto di un valido consenso informato, l’intervento del medico è illecito, anche quando è compiuto nell’interesse del paziente.
Corte di Cassazione - sez. IV pen. - sent. 28187/17: applicabilità della legge Gelli-Bianco
20 aprile 2017
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La Cassazione Penale, sez. IV, ha chiarito che in ambito di responsabilità medica il rispetto delle linee guida - normativa contenuta in legge 24/2017 (legge Gelli-Bianco) - non esclude la punibilità della condotta.
Tribunale di Milano - ord. 18 Aprile 2017: procreazione medicalmente assistita e accesso alla diagnosi genetica preimpianto
18 aprile 2017
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Il Tribunale di Milano ha condannato una struttura sanitaria ad effettuare la diagnosi genetica preimpianto, o a provvedere all’erogazione della prestazione anche in altra struttura in caso di mancanza della strumentazione, a favore di una coppia affetta da malattia genetica grave, tale da poter portare ad un aborto terapeutico.
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - A.P., Garçon et Nicot v. Francia: rettificazione del genere
6 aprile 2017
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La Corte di Strasburgo ha accertato una violazione dell’articolo 8 CEDU da parte della Francia per aver subordinato la rettificazione del genere anagrafico al requisito della irreversibilità della trasformazione delle apparenze, inteso come raggiungimento di una condizione di sterilità derivante da intervento chirurgico o trattamento medico.
UK - High Court (Queen's Bench) - Conway, R (on the application of) v. Secretary of State for Justice: judicial review della sezione 2 (1) del Suicide Act 1961
30 marzo 2017
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La High Court, con una maggioranza di due su tre, dichiara inammissibile una richiesta di judicial review della section 2(1) del Suicide Act 1961, richiesta presentata da Mr Conway sulla base della section 4(2) of the Human Rights Act 1998.
Corte di Cassazione - sez. VI pen. - sent. 21631/2017: medico condannato per aver ignorato la chiamata dell’infermiere
30 marzo 2017
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La Corte di cassazione conferma la condanna a 4 mesi di reclusione per omissione d’atti d’ufficio (art. 328 c.p.) nei confronti del medico che ha ignorato la chiamata dell’infermiere e non si è recato a visitare il paziente, affetto da varie patologie e ricoverato presso la casa di cura dove l’imputato era medico di guardia.