Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Court of Appeal dichiara ammissibile l’appello contro la sentenza della High Court che aveva rigettato la questione di incompatibilità tra il divieto di assistenza al suicidio previsto dal Suicide Act 1961 ed il diritto al rispetto della sfera privata e familiare protetto dall’articolo 8 della CEDU.
Il Tribunale di Modena ha stabilito che, in caso di contraddittorietà della volontà manifestata in precedenza dal paziente, è il personale medico a decidere sull’intervento salvavita.
Con sentenza n. 5/2018, la Corte costituzionale ha dichiarato in parte inammissibili e in parte infondate le questioni di legittimità costituzionale della normativa che ha ampliato il numero di vaccinazioni obbligatorie (d.l. n. 73/2017 - Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale e successive modificazioni introdotte in sede di conversione con legge n. 119/2017).
Il Tribunale di Velletri ha riconosciuto il diritto a ricevere, direttamente o mediante rimborso, un trattamento riabilitativo per disturbi dello spettro autistico secondo la particolare metodologia ABA, fondata su studi comportamentali.
Il Tribunale civile di Milano ha risolto un conflitto tra genitori riguardante l’adempimento del dovere di sottoporre i figli minorenni alle vaccinazioni obbligatorie previste dalla legge 119/2017 (“legge Lorenzin”), disponendo che i minori siano sottoposti alle vaccinazioni in questione.
La Corte di Cassazione ha individuato in capo all’infermiere delle “responsabilità di tipo omissivo riconducibili ad una specifica posizione di garanzia nei confronti del paziente del tutto autonoma rispetto a quella del medico”.
I dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute possono essere trattati soltanto mediante modalità organizzative, quali tecniche di cifratura o criptatura che rendono non identificabile l'interessato. Ne consegue che i soggetti pubblici o le persone giuridiche private, anche quando agiscano rispettivamente in funzione della realizzazione di una finalità di pubblico interesse o in adempimento di un obbligo contrattuale, sono tenuti all’osservanza delle predette cautele nel trattamento dei dati in questione.
Con sentenza dell’ottobre 2017, la High Court (Queen’s Bench Division) ha riconosciuto in capo alla ricorrente il diritto al risarcimento dei costi associati ad una disabilità del figlio non direttamente collegata all’inadeguatezza delle indagini diagnostiche atte a verificare il suo stato di portatrice del gene dell’emofilia, condotte dal medico curante, nel momento in cui il bambino disabile non sarebbe mai nato se non fosse stato per la negligenza del medico stesso.
Con sentenza interpretativa di rigetto, la Corte costituzionale ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 263 del codice civile, censurata dal giudice a quo nella parte in cui non prevede che l’impugnazione del riconoscimento del figlio minore per difetto di veridicità possa essere accolta solo quando sia rispondente all’interesse dello stesso.
La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1, co. 1, della legge n. 210/1992, nella parte in cui non prevede il diritto all’indennizzo anche nei confronti di coloro che si siano sottoposti a vaccinazione antinfluenzale raccomandata.