Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Con ordinanza del 2 settembre 2016, il Tribunale di Roma ha annullato il provvedimento di sequestro di alcuni flaconi di medicinali per la cura dell’epatite C acquistati all’estero.
La High Court of Justice (Queen’s Bench Division Administrative Court) ha dichiarato che il National Health Service Commissioning Board (NHS England) ha la competenza di finanziare la profilassi anti-retrovirale come trattamento preventivo per l’HIV ai soggetti considerati ad alto rischio nel contrarre l’AIDS.
La Corte di Cassazione ha ribaltato una precedente decisione della Corte di Appello di Torino e ha deciso a favore di una donna che chiedeva la possibilità di accedere alle informazioni riguardo la madre biologica, ormai deceduta, che al momento del parto aveva chiesto di rimanere anonima.
Il Giudice tutelare del Tribunale di Cagliari, pronunciandosi sulla richiesta dell’amministratore di sostegno di W.P., malato di SLA, ha autorizzato, previa assunzione del consenso attuale di W.P. (e in caso di sopravvenuta incapacità, del suo amministratore di sostegno), l’interruzione del trattamento di sostegno vitale mediante respirazione artificiale, previa sedazione.
Il Tar Lazio ha respinto il ricorso contro il decreto della Regione Lazio sulla riorganizzazione dei consultori familiari, in cui si prevede che il personale del consultorio è tenuto alla prescrizione dei contraccettivi d’emergenza (cd. pillola del giorno dopo) e che l’obiezione di coscienza riguarda l'attività degli operatori impegnati nell'interruzione di gravidanza, nella quale il personale dei consultori non è impegnato direttamente.
La Cassazione dichiara integrato il reato di rifiuto ed omissione di atti d’ufficio (art 328 cod. pen.), qualora il medico del Pronto Soccorso non visiti il paziente. La fattispecie risulta integrata a prescindere dalla gravità delle condizioni di salute della personae dall’aggravamento delle stesse, dovuto all’omissione o al ritardo dell’intervento.
Nel caso volto ad ottenere l’affidamento (child arrangement order) di Z, un bambino nato a seguito di un surrogacy agreement stipulato tra X (c.d. "surrogate") e A e B (c.d.”commissing parents” di Z), la Family Court ha permesso alla madre surrogata di tenere il bambino sulla base della sezione 1(1)(3)(4) del Children Act (1989).
Il Corte d’Appello di Londra, in data 30 giugno 2016, specifica la portata dell’“effective consent” nel caso di maternità surrogata, quando il consenso per l’utilizzo degli ovuli è dato prima di morire.
La Cassazione, accogliendo il ricorso contro una decisione del Giudice di Pace di Roma che aveva avvallato il provvedimento di espulsione nei confronti di una cittadina peruviana, ha stabilito che la necessità di seguire un rigido protocollo post-operatorio costituisce un motivo di salute ostativo all’espulsione.
La Corte Suprema statunitense si è pronunciata sulla legittimità della legge texana HB 2 che regola l’aborto, affermando che i requisiti richiesti alle cliniche abortive e ai medici impongono un onere eccessivo nell’accesso all’interruzione di gravidanza.