Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte Suprema argentina ha sospeso il provvedimento cautelare reso da un giudice civile della città di Buenos Aires volto a sospendere l'esecuzione di un aborto su una donna vittima di violenza sessuale e ha legittimato le autorità competenti a procedere con l'intervento.
In un caso riguardante il mancato rilascio, da parte delle autorità rumene, degli embrioni congelati di coppia, conservati in una clinica sottoposta a sequestro penale, la Corte EDU ha escluso la violazione dell'art. 8 CEDU.
La US Court of Appeals for the Sixth Circuit ha confermato la sentenza di una corte distrettuale sulla legittimità costituzionale della legge dell'Ohio che limita l'utilizzo della pillola RU-486.
La terza sezione civile della Corte di Cassazione ha dichiarato che «il risarcimento del danno c.d. da nascita indesiderata, derivante dall’errore del medico che, non rilevando malformazioni congenite del concepito, impedisca alla madre l’esercizio del diritto di interruzione della gravidanza, spetta non solo ai genitori, ma anche ai fratelli».
Una coppia di omosessuali, coniugati in Belgio, si è vista riconoscere dalla Family Division della High Court of Justice britannica la potestà genitoriale nei confronti di due gemelli nati a seguito di un “formal court surrogacy agreement”, nonostante l’impossibilità di ottenere il consenso della madre naturale.
La Corte EDU ha dichiarato, sei voti a uno, che le disposizioni legislative italiane (art. 28, co. 7 della legge sulle adozioni), che tutelano l'anonimato della madre biologica in caso di parto in una struttura pubblica e abbandono del figlio, lasciato in adozione, violano l'art 8 CEDU.
La Corte d'appello dell'Illinois ha stabilito che lo Stato non possa costringere un farmacista a fornire contraccettivi d'emergenza, nel caso in cui egli sia contrario, per ragioni di carattere religioso, all'utilizzo di tali farmaci. La legge dell'Illinois (Current Rule) che prevedeva tale obbligo è stata ritenuta, nella sua applicazione, lesiva dei diritti dei farmacisti, in violazione del Conscience Act statale e del First Amendment della Costituzione federale.
La Us Court of Appeals for the Ninth Circuit ha ristretto la portata di un'ingiunzione preliminare contro una legge dello Stato dell'Idaho del 1972 che punisce il procurato aborto. Madre di tre figli, Jennie Linn McCormack è stata perseguita penalmente (senza essere condannata) nel maggio 2011; nel mese di agosto ha agito al fine di evitare l'incriminazione di altre donne per il medesimo reato e ha impugnato la recente legge statale “fetal pain anti-abortion statute”, poiché quest'ultima pone dei limiti incostituzionali all'aborto. La legge, secondo la ricorrente, creerebbe delle discriminazioni nei confronti delle donne con limitati mezzi economici.
Nella domanda di pronuncia pregiudiziale vertente sull’interpretazione dell’articolo 26-bis della direttiva 2001/18/CE, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati, la Corte di Giustizia ha deciso che la messa in coltura di OGM non può essere assoggettata a una procedura nazionale di autorizzazione, quando il loro impiego e commercializzazione sono autorizzati dal Regolamento (CE) n. 1829/2003.
La seconda Sezione della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha dichiarato all'unanimità che il divieto di accedere alla diagnosi preimpianto imposto alle coppie portatrici di malattie geneticamernte trasmissibili dalla legge 40/2004 in materia di procreazione medicalmente assistita contrasta con l'articolo 8 della CEDU.