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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Pindo Mulla v. Spain: Testimoni di Geova e trasfusioni di sangue durante operazioni in regime di emergenza urgenza
17 settembre 2024

  • Trasfondere sangue ad un testimone di Geova durante l’esecuzione di operazioni in regime di emergenza urgenza, nonostante il rifiuto del paziente stesso, costituisce violazione dell’art. 8 CEDU letto alla luce dell’art. 9 (libertà di pensiero, coscienza e religione).

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Savinovskikh and others v. Russia: revocare un affidamento o un’adozione a una persona perché transgender viola l’art. 8 CEDU
9 luglio 2024

  • La Corte EDU ha stabilito che revocare l’affidamento a una persona in quanto transgender viola l’art. 8 CEDU poiché – tra le altre - i diritti dei minori dati in affidamento prevalgono su tutti gli interessi, sulle convenzioni socioculturali e sulle tradizioni nazionali contrarie all’affidamento di minori a una persona trans.

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo – Y v. Francia: non viola l’art. 8 CEDU lo Stato che rifiuta l’inserimento della dicitura “genere neutro” o “intersessuale” nell’atto di nascita
31 gennaio 2023

  • Secondo i giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo non viola l’art. 8 della Convenzione (diritto al rispetto della vita privata e familiare) lo Stato che si rifiuti di sostituire sul certificato di nascita del richiedente la menzione “sesso maschile” con la menzione “genere neutro” o “intersessuale”.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Baret e Caballero v. Francia: divieto di fecondazione post mortem e di trasferimento dei gameti e degli embrioni
14 settembre 2023

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato che la Francia non ha violato l’art. 8 CEDU, dal momento che il divieto assoluto di fecondazione post mortem e il divieto di trasferimento transfrontaliero dei gameti del marito defunto sono scelte discrezionali del legislatore che non eccedono il libero apprezzamento riconosciuto agli Stati dalla Convenzione.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Carême c. Francia: la Corte esclude lo status di vittima a fronte di un rischio climatico meramente ipotetico
9 aprile 2024

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che, per rivendicare lo status di vittima ai sensi dell’art. 34 CEDU nel contesto di denunce relative a danni o rischi di danni derivanti da presunte inadempienze dello Stato nella lotta ai cambiamenti climatici, un ricorrente deve dimostrare di essere personalmente e direttamente colpito dalle inadempienze contestate.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - D. v. UK: stranieri e diritto alla salute
2 maggio 1997

  • La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha rilevato la violazione dell'articolo 3 CEDU da parte del Regno Unito, per il provvedimento di espulsione adottato nei confronti di un detenuto sieropositivo, malato di AIDS allo stadio terminale, che nel Paese d'origine non avrebbe avuto accesso alle terapie già intraprese (ric. n. 30240/96).

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Lavorgna c. Italia: la Corte ha ritenuto che sia inumana e degradante la misura di contenimento per pazienti psichiatrici non necessaria e protratta per un tempo prolungato
7 novembre 2024

  • La Corte Europea dei Diritti umani ha stabilito che il contenimento prolungato, non necessario e non utilizzato come ultima risorsa per pazienti psichiatrici è considerabile come lesivo dell’art. 3 CEDU integrando la fattispecie di trattamenti inumani e degradanti.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Libri c. Italia: violazione dell’art. 3 CEDU per inadeguatezza delle cure mediche prestate nei confronti di un detenuto
11 gennaio 2024

  • La Corte EDU condanna l’Italia per violazione dell’articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Viene rilevato, infatti, che integri trattamento disumano e degradante nei confronti di un detenuto la mancata fornitura, durante la permanenza in carcere, delle cure adeguate al mantenimento del suo stato di salute, nel caso di specie integrate da cicli regolari di fisioterapia e consegna di un busto per la schiena. 

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - N. v. Regno Unito: espulsione e diritto a ricevere cure mediche nel Paese ospitante
27 maggio 2008

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha escluso, per quattordici voti a tre, la violazione degli artt. 3 e 8 CEDU da parte del Regno Unito, nel caso riguardante l’espulsione di una cittadina ugandese gravemente malata di AIDS.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Rooman v. Belgio: vìola l’art. 5 CEDU lo Stato che non prevede trattamenti personalizzati per i detenuti che soffrono di gravi malattie psichiche, anche a mezzo di operatori che possano interagire con loro nell’unica lingua parlata
31 gennaio 2019

  • Prosegue la vicenda giudiziaria che aveva visto la Chamber della Second Section della Corte EDU pronunciare sentenza di condanna nei confronti del Belgio per violazione dell’art. 3 CEDU, sulla base del fatto che la mancanza della possibilità per il ricorrente di essere curato da un medico capace di esprimersi nella sua lingua (il tedesco), senza speranza di cambiamento, gli ha cagionato un dolore eccedente il livello di sofferenza intrinseco alla detenzione, tale da costituire un trattamento inumano e degradante, rigettando per il resto le istanze relative ad una possibile violazione dell’art. 5 CEDU [Rooman v. Belgio (Application no. 18052/11), § 91]. Viene adìta in appello dall’attore (parzialmente soccombente in primo grado) la Grand Chamber, la quale è chiamata a pronunciarsi sulla portata dell’art. 5 e sul suo rapporto con l’art. 3, data l’inerenza al caso concreto di entrambe le fattispecie.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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